“In passato non c’eri, non ci sarai in futuro; futuro e passato non ci appartengono. Sei stato scaraventato in questo punto del tempo; allungalo pure, fin dove ti riuscirà di allungarlo..”.  

La ricerca del tempo sacro, rischiarata dal Fuoco Purificatore, l’Aesh Mezareph, è il primo passo verso la conoscenza del Sé. Il fine ultimo è il Bene dell’Uomo e la sua reintegrazione nella Natura, secondo il disegno del SADM  

La massoneria opera per il Bene dell’Uomo. Nel solco tracciato dal GOEMM, la RL “Aesh Mezareph”, opera in continuum con la tradizione misteriosofica mediterraneo-alessandrina di origini lontanissime, se è vero che Adamo è stato il primo uomo a formare una loggia. Molte, troppe accezioni distorte sono venute a sommarsi nei secoli intorno alla massoneria. Dalle riunioni di uomini intorno al fuoco in buie ed antichissime caverne, si è assistito, soprattutto a partire dal XVIII secolo, alla nascita di Ordini iniziatici che hanno avuto, come carattere prevalente, obiettivi filantropici, riducendo la qualità sapienziale a compromessi di logiche materialistiche, basate su apparenze e convenienze, dimentiche di quella forza trasmutatrice necessaria alla reintegrazione. La modernità ha modificato il principio primo delle riunioni di “Uomini liberi e di buoni costumi”.

Per chi non cerca consorterie create intorno ad un “consesso segreto”, per chi sente nel cuore il richiamo della Natura, la via iniziatica che propone la RL Aesh Mezareph all’Or di Roma rappresenta un porto sicuro, la caverna dove riunirsi, di nuovo, intorno al fuoco.  

È la riscoperta del proprio Sé divino la ricerca che svolgiamo, l’Alto che in potenza è in ciascun individuo, l’Angelo che riconquista le ali sulla Terra. I più rinunciano ad aspirare a questa riscoperta o non arrivano affatto a comprenderla, restando legati al proprio egoismo. In un’epoca in cui avanza la nevrosi, il disordine e la disarmonia, in cui è facile sovrapporre conoscenze senza seguire un filo conduttore ragionevole e dove si cede facilmente una parte della libertà per compiacere bisogni effimeri, noi procediamo in senso inverso. Perché non si opera per il Bene dell’Uomo senza rettificare dapprima la propria pietra dalle impurità profane e porla, in un processo infinito di misure, regole ed intuizioni, al servizio della costruzione del Tempio che è nell’Uomo e, solo allora, al servizio dell’Umanità, al cospetto dell’Intelligenza Suprema.  

Accogliere, tollerare, non giudicare, non dissertare su dogmi precostituiti e contingenze, perseverare e vigilare, sono i cardini del percorso solare e di osirificazione che si pratica nel Nostro Venerabile Ordine. Ma il “suicidio metafisico” che è necessario compiere per “conoscere sé stessi”, è azione per pochi, e la rinascita lo è ancora per meno ed è perciò che le porte del nostro Tempio sono anguste e pressoché invalicabili per accedervi, mentre ampia è la via per uscirne. Per chi non è animato da volontà e pensiero rivolto al Bene universale ed assistito da un cuore puro, presto si presenterà alla sua comprensione di “aver fatto naufragio prima di imbarcarsi.”

TRASPARENZA 

Il Massone è tenuto ad osservare scrupolosamente la Carta Costituzionale dello Stato nel quale risiede o che lo ospita e le leggi che ad essa si ispirino.  La Massoneria non permette ad alcuno dei suoi membri di partecipare o anche semplicemente di sostenere od incoraggiare qualsiasi azione che possa turbare la pace e l’ordine liberamente e democraticamente costituito della società.  Il diritto di riunione: art. 17 Cost.

“I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi”  

e quello di associazione art. 18 Cost.  

“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale”

sono espressamente tutelati dalla nostra Costituzione; le associazioni culturali sono disciplinate dal Codice civile e da leggi successive.  

Le riunioni dei Liberi Muratori si svolgono nelle Logge, e contrariamente a quanto si pensa, non sono affatto segrete.  

La nostra Loggia altro non è che una commissione di studio di un’associazione culturale, debitamente costituita secondo le leggi vigenti della Repubblica Italiana: nostra stella polare è il perfezionamento morale e spirituale, ed i nostri lavori hanno essenzialmente valenza filosofica.  Tutte le discussioni che hanno ad oggetto la politica e la religione sono proibite in Massoneria dalle Costituzioni opera del reverendo Anderson, e che risalgono al 1723.  

Inoltre, coloro i quali chiedono di essere iniziati in Massoneria convinti di poter ottenere vantaggi professionali, sociali ed economici, o certi di poter concludere affari o intrallazzi di ogni genere da noi non sono benvenuti, ed anzi un fermo diniego è opposto alle loro richieste, e la loro domanda di iniziazione nella nostra Loggia è sempre respinta.

Tali individui infatti, sono incompatibili con la Massoneria e con gli ideali di libertà, uguaglianza, onestà personale e verità, che essa da tre secoli insegna e diffonde.  

In ultimo, in Massoneria non è previsto alcun giuramento che preveda di favorire in qualche modo quest’ultima a danno della propria Patria: al contrario, il massone promette solennemente, all’atto della sua iniziazione, di essere un cittadino irreprensibile dello Stato che gli ha dato i natali o dello Stato nel quale si trova a vivere per motivi di lavoro o per le circostanze della vita.  

Si chiede dunque al Libero Muratore -se possibile- di essere un cittadino migliore, un uomo migliore: un punto di riferimento positivo per la sua famiglia, i suoi amici, i suoi concittadini.